La Sezione Arbitri di Lovere ha un nuovo Presidente: Andrea Zambetti è stato eletto con entusiasmo, ricevendo il 92% dei voti (35 su 38 associati che hanno partecipato al voto). Zambetti, unico candidato e arbitro dal 2010, vanta un’esperienza pluriennale all’interno della sezione, dove ha ricoperto vari incarichi, tra cui responsabile dell’area tecnica e del progetto di formazione under 24.
L’assemblea elettiva, tenutasi alle ore 20:00, è iniziata con la formazione dell’ufficio di presidenza, sotto la supervisione del rappresentante CRA Paolo Donini, presieduto da Vincenzo Riahi con Simone Facchinetti come vicepresidente, Giorgio Foppoli come segretario e Amedeo e Michele Bianchi come scrutatori.
Nel discorso di candidatura, Zambetti ha espresso l’emozione di essere di fronte ai colleghi in un momento così significativo per la sezione: “Stasera è un momento importante per la nostra sezione, perché ogni assemblea elettiva rappresenta un’occasione di democrazia associativa e di confronto, per il bene della nostra sezione.” Ha poi voluto ringraziare chi lo ha sostenuto, tra cui il presidente uscente Sandro Ghiroldi e il vicepresidente Eros Apollonio, per l’incoraggiamento e la fiducia dimostrata.
Zambetti ha proseguito raccontando il suo percorso arbitrale, fatto di sacrifici e crescita, descrivendo l’arbitraggio come un’esperienza che “va oltre i novanta minuti di gioco, dove ogni partita, ogni raduno, ogni discussione tecnica diventa un’occasione per migliorarsi come arbitro e come persona.” Ha aggiunto: “Capisci come avere una passione che ti spinga a tirare fuori la parte migliore della tua personalità sia una grande opportunità, ma anche come certe volte quella stessa passione possa costringerti a sacrifici che non ti aspettavi.”
Il suo progetto per la sezione è fondato su quattro pilastri: qualità, stile, gruppo e passione. “La qualità va costruita, non controllata,” ha spiegato Zambetti, ponendo l’accento sull’importanza di lezioni e raduni di livello, designazioni ben preparate e arbitrati di qualità. In parallelo, ha evidenziato l’importanza dello stile, che rappresenta l’immagine dell’arbitro: “Lo stile è l’impronta di ciò che si è in ciò che si fa.”
Zambetti ha poi ribadito la sua visione di un ambiente inclusivo e l’importanza del gruppo: “Il nostro gruppo deve continuare su questa strada con valori, semplici e genuini, per trasformare l’atmosfera tra noi in qualcosa di speciale, di unico.” In chiusura, ha espresso il desiderio di rappresentare ogni arbitro, giovane o esperto, per creare un ambiente stimolante dove tutti possano sentirsi valorizzati. “Insieme possiamo generare quell’ambiente ideale in cui ogni arbitro si senta valorizzato e supportato, perché il successo della sezione dipende da ognuno di noi.” Concludendo il discorso, ha promesso: “Non vi prometto nulla, ma vi prometto che mi impegnerò al massimo per ognuno di voi e per la Sezione di Lovere.”
L’ex presidente Sandro Ghiroldi ha concluso il suo mandato esprimendo le emozioni di un’esperienza arricchente sia a livello umano che professionale. Ha descritto l’entusiasmo dei giovani arbitri di Lovere come una “vitamina” quotidiana, grazie alla quale la sezione ha raggiunto risultati importanti. “È stata un’esperienza arricchente e soddisfacente,” ha affermato con orgoglio, definendosi per i giovani arbitri come un “fratello maggiore” e lodando la loro volontà di migliorarsi continuamente. Ha infine ringraziato i colleghi presidenti lombardi per il loro impegno durante la pandemia, riconoscendo il ruolo cruciale che hanno svolto nel mantenere attivo il sistema e promuovere innovazioni nazionali.
Articolo di Giorgio Bellaviti